di Giorgia Carducci e Edoardo Di Stasio
5C Liceo delle Scienze Umane - opz. Economico/Sociale
Una breve storia
La Banca d’Italia fu istituita nel 1893 come principale istituto di emissione, una condizione destinata a cambiare nel 1928 quando diventò la Banca Centrale del nostro Paese in quanto unico istituto autorizzato a emettere le banconote e ad esercitare un controllo sulle altre banche. Con la legge bancaria del 1936 fu riconosciuta la natura pubblica di questo istituto, concedendo la possibilità di richiederne i titoli solo ad aziende del settore finanziario e che avessero sede legale in Italia. Nel pieno della dittatura fascista, la Banca si trovò a sostenere le politiche espansive del debito volute dall’esecutivo, per poi rivendicare la propria autonomia nel 1947, affinché potesse gestire la crisi inflazionistica postbellica il più efficacemente possibile.
Con il Trattato di Maastricht l’Italia è divenuta parte dell’Unione Europea e con l’adozione dell’euro come moneta ufficiale molti dei compiti della Banca d’Italia sono stati affidati alla Banca Centrale Europea (BCE) e l’Istituto è entrato a far parte del Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC).
L’obiettivo principale della Banca d’Italia è garantire la stabilità monetaria e finanziaria. Nel concreto, si occupa di gestire direttamente i principali circuiti economici, di eseguire dei compiti per lo Stato come “tesoriera”, riguardo agli incassi e ai pagamenti del settore pubblico o riguardo al debito pubblico, ma soprattutto esercita funzioni di vigilanza sul contenimento del rischio, sulla stabilità patrimoniale e sulla sana e prudente gestione degli intermediari.
Il Museo della moneta
Il sistema finanziario italiano possiede una storia degna di essere diffusa e raccontata. Con tale obiettivo, abbiamo incontrato tre addetti del Museo della moneta della Banca d’Italia: Giancarlo Chirico, che segue la didattica e la progettazione dei laboratori, Riccardo Finozzi, che si occupa delle collezioni del Museo e delle mostre temporanee, Lorenzo Verdirosi che segue i laboratori didattici e gli allestimenti museali. Ci hanno spiegato perché la Banca d’Italia abbia voluto realizzare un nuovo progetto museale, presentandocene le caratteristiche.
Difatti, il discorso che i rappresentanti della Banca d’Italia hanno proposto ha avuto inizio con l’introduzione storica degli scambi e dei sistemi monetari apparsi nel corso della storia. Si è parlato, ad esempio, dell’invenzione della scrittura cuneiforme sumera ai fini della contabilità delle merci, dell’innovazione dei banchi medievali in tutta Europa, fino all’inconvertibilità della moneta odierna in oro.
Dopo tale introduzione è stato affrontato il tema centrale della loro esposizione, ovvero quello relativo alle novità introdotte con il nuovo Museo della moneta, la cui apertura avverrà nel 2025. In particolar modo, sono state evidenziate le caratteristiche del nuovo progetto rispetto all’esposizione numismatica, che la nostra classe ha potuto visitare nel 2018. Rispetto all’allestimento più tradizionale dell’esposizione di Palazzo Koch, il nuovo progetto adotta il principio dinamico dell’immersione dello spettatore nella realtà rappresentata. Le sale, infatti, sono state allestite in modo da permettere allo spettatore di rivivere le atmosfere quotidiane del passato.
L’apertura della nuova mostra sarà dunque molto innovativa rispetto all’allestimento precedente. Inoltre, anche il sito scelto per il nuovo Museo non ha mancato di riservare sorprese: durante i lavori, infatti, è stato rinvenuto un affresco del futurista Giacomo Balla, visibile allo spettatore durante il percorso definito per l’esposizione.
In conclusione, il tema dell’evoluzione della moneta è di per sé molto stimolante, induce a riflettere sui cambiamenti avvenuti finora ed alla molteplicità di modi attraverso cui l’uomo ha commerciato ed interagito a livello economico nel corso della storia. La Banca d’Italia è attiva in questo senso, impegnandosi a diffondere quanto le fonti ci hanno tramandato, sperimentando modalità di divulgazione sempre nuove per favorire conoscenza e consapevolezza sin dai banchi di scuola. Perciò, il progetto che propone sembra molto interessante: sicuri che la sua realizzazione soddisfi le nostre aspettative, ci auguriamo che sempre più studenti possano essere coinvolti nell’approfondimento di tale tematica, anche grazie alla fruizione di un simile patrimonio.
Il nuovo Museo della moneta sarà collocato negli spazi di Villa Hüffer, villa tardo ottocentesca che sorge all’angolo tra via Nazionale e via Milano, nella parte che poi prosegue verso il traforo. Farà parte del Centro per l’educazione monetaria e finanziaria della Banca d’Italia, intitolato a Carlo Azeglio Ciampi.
L’inaugurazione è prevista per il 2025 ma, nell’attesa, già da questo autunno ci sarà una Mostra temporanea al Palazzo delle Esposizioni che anticiperà un percorso del futuro museo. Il titolo della mostra sarà “L’avventura della moneta”.
Abbiamo incontrato gli addetti alla struttura di progetto che si occupa della realizzazione del futuro Museo della Moneta della Banca d'Italia:
Giancarlo Chirico: si occupa della didattica e delle misure per l'inclusione dei vari tipi di pubblico
Riccardo Finozzi: si occupa delle collezioni del Museo e delle mostre temporanee
Lorenzo Verdirosi: lavora ai laboratori didattici e agli allestimenti museali
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